Cosa ho imparato dal mio viaggio in Romania


Si è appena concluso il mio viaggio in Romania. In questo primo articolo dedicato a questo paese voglio concentrarmi sulle persone che più hanno influenzato questa mia esperienza. Perché viaggiare per me non significa studiare una guida e riprodurre fedelmente i suoi itinerari.

Viaggiare per me è molto di più: è lasciarsi trascinare dalle emozioni, è qualcosa che va al di là delle attrazioni turistiche, è un incontro di anime, uno sfiorare mentalità diverse e farsi influenzare positivamente, è imparare ad amare il prossimo e innamorarsi di nuovo della vita.

Viaggiare per me è superare gli stereotipi e la negatività di questo periodo storico. Ed è proprio ciò che mi ha insegnato la Romania.

Edificio a Bucarest

                                                                               edificio a Bucarest

note musicali

In questo articolo non troverete quindi il mio itinerario, di cui vi parlerò in seguito, ma le mie impressioni; lascerò scivolare le mie emozioni su questo foglio bianco (sto scrivendo su un treno che da Sinaia mi conduce a Bucarest).

Mi piace fare un’analisi introspettiva dei viaggi, raccontare delle persone, di ciò che mi trasmettono, quello che non troverete in nessuna guida turistica. E la scorsa settimana per me è stata un incrocio di vite e ognuna di loro ha impresso in me qualcosa di profondo, è stato un manifestarsi di quei meccanismi misteriosi della vita.

Vista dai Carpazi di Durau

                                                                     Vista dai Carpazi di Ceahlau

All’aeroporto di Roma ho casualmente incontrato una ragazza che avevo conosciuto l’anno scorso, anche lei diretta a Bucarest. Nel corso delle ore trascorse insieme, mi ha confessato che c’era una ragione per cui ci fossimo incontrate quel giorno ed era che le avevo trasmesso il coraggio per decidere di compiere un viaggio in solitaria. Ho capito che ognuno di noi può ispirare qualcuno ad abbattere i propri limiti, ognuno di noi può lasciarsi guidare e farsi incoraggiare dagli altri, se solo lo vogliamo.

Poi mi ha invitata a cena a casa di sua sorella, la quale mi ha accolta con uno straordinario calore, pur non parlando italiano o inglese. Mi ha regalato frutta e biscotti per il viaggio in treno che mi aspettava l’indomani e mi ha invitata a restare a dormire da loro perché le dispiaceva farmi dormire in albergo da sola. Mi sono commossa per tutta quella premura per me, una sconosciuta. Eppure quella donna sapeva essere gentile senza interesse, solo perché il suo cuore glielo dettava.

casa tradizionale rumena

vista dal castello di Bran

signora rumena che cucina

Il mio viaggio in Romania è poi proseguito a Iasi, dove ho rincontrato la mia amica russa Polina – conosciuta a Pechino nel 2010 – e suo marito Christi. Poli è una ragazza di una calma serafica. Ho trovato una ragazza più matura, una donna che supporta il marito nel suo lavoro ma, che allo stesso tempo, cerca di mantenere la sua indipendenza imbarcandosi in progetti imprenditoriali e altamente innovativi. In questi ultimi mesi, attraverso il suo blog, sta incoraggiando giovani donne a investire il loro denaro e a crearsi una rendita passiva e in futuro spera di scrivere un libro al riguardo.

Polina

Suo marito Christi è rumeno e ha un’azienda che si occupa della programmazione di computer e software. Proprio oggi festeggia dieci anni dalla fondazione. È appassionato di storia, curioso e aperto a nuove culture, profondamente idealista. Crede moltissimo nel suo team, che ho avuto la fortuna di conoscere, e la famigliarità che si respira fra loro mi ha profondamente colpita.

Poli e Christi mi hanno dato la prova che ci sono volte in cui l’amore tra due persone va oltre il proprio ‘orticello’ per creare qualcosa di immensamente più grande, intriso di valori e dedizione per gli esseri umani.

Poli e Christi

Ho anche conosciuto Pascal, uno dei ragazzi del team di Christi. È un ragazzo svizzero di ventitré anni. Tanto giovane quanto carismatico e determinato. Quando gli ho chiesto quali fossero i suoi progetti per il futuro mi ha risposto che per contribuire in maniera attiva alla società non basta coltivare ideali etici, bisogna avere la capacità di esporsi, di trasmetterli agli altri attraverso progetti imprenditoriali, di ispirare le persone a migliorare ed è ciò in cui si sta impegnando. Le sue parole mi hanno dato il giusto incoraggiamento per proseguire sulla mia strada e per continuare a trasmettere alle persone messaggi d’amore e di sostenibilità.

io, Poli e Pascal

Ho conosciuto altre persone del luogo, scambiato chiacchiere con qualche locale. Ho attraversato il paese prima in treno, poi su un piccolo autobus che mi ha condotta su strade sgangherate, scivolando rapido sulle curve attraverso i monti, piccoli villaggi fatti di casette con tetti spioventi e le pareti verniciate di colori brillanti.

Nonostante la stanchezza dei viaggi ho tenuto gli occhi incollati al finestrino per osservare i carri trainati da cavalli o buoi, le persone passeggiare sul ciglio della strada indossando foulard di stoffa sulla testa; ho cercato di catturare e cristallizzare le emozioni che mi hanno suscitato i paesaggi e gli scambi di opinione con persone che, nonostante la cultura differente, ho sentito molto vicino a me.

carretto

vista dal castello di Bran

                                                                      vista dal castello di Bran

case rumene

casa rumena

Mi sono fatta sorprendere dall’estrema gentilezza di Marius, un ragazzo che mentre ero diretta a Brasov, mi ha dato varie indicazioni su dove alloggiare, su come arrivare al centro città. Ha addirittura invitato me e la mia amica a condividere il taxi con lui e poi si è rifiutato che pagassimo la nostra tratta.

Ho conosciuto un uomo che dal castello di Peles ci ha dato uno strappo con la sua auto fino al centro di Sinaia e ci ha poi indicato dove fosse la stazione dei treni per tornare a Bucarest.

Ho vissuto tutto ciò mentre apprendevo del tragico evento a Parigi e, se da una parte mi sono fatta travolgere da un’ondata di pessimismo, dall’altra sentivo il calore umano di queste persone, di una cultura diversa dalla mia, ma allo stesso tempo così simile, con i miei stessi ideali, con la mia stessa spontaneità e gratitudine verso la vita e ciò che ci riserva. E allora ho capito che c’è una parte dell’umanità per cui vale davvero amare, fosse anche per poco.

edificio a Brasov

                                                                      edificio a Brasov

Brasov

Brasov

E io ci credo, ci credo sul serio e spero di trasmettere almeno un po’ di questa grandiosa sensazione che provo per tutti gli esseri umani che incontro lungo il mio percorso e che ringrazio per i loro meravigliosi insegnamenti.

Ho compreso grazie a questa esperienza che viaggerò ancora, ma sempre più attraverso le persone. Mi riesce molto bene quando sono sola perché abbasso tutte le mie barriere e mi apro di più agli altri, senza pregiudizi, mi faccio incuriosire dalle loro storie e avvolgere dalle frequenze positive che emanano.

Fate un viaggio in Romania e scoprite chi vi vive, andate a conoscere la gentilezza e la semplicità di questo popolo straordinario.

a pranzo con ragazzi rumeni

Prima di farci sfuggire commenti negativi su qualsiasi popolo che non conosciamo a fondo, viaggiamo e scopriamo le persone, ci accorgeremo quanto siamo tutti più simili.

Sono tornata a casa felice di aver scoperto un altro pezzo di mondo. Ringrazio questo paese per avermi accompagnata attraverso la semplicità, l’autenticità delle persone, la loro umanità e grazie ancora a tutti coloro che hanno reso questo viaggio indimenticabile.

La revedere Romania!

 

 

 


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Eliana Lazzareschi Belloni
About me

Web content writer, viaggiatrice, social media manager. Viaggio con il corpo, la mente e lo spirito. Adoro la natura, i suoi colori e i suoi profumi. Mi piace leggere, ascoltare e immaginare.

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6 Comments

https://narrabondo.wordpress.com
Reply Aprile 8, 2016

Dopo tanti anni,probabilmente i ricordi delle cose visitate sbiadiranno fino a scomparire,ma difficilmente dimenticherai gli incontri di cui hai scritto. Ciao

    Eliana Lazzareschi Belloni
    Reply Aprile 8, 2016

    Hai ragione, proprio così :-) È la cosa più preziosa di cui ogni viaggio mi fa dono.

Simona
Reply Novembre 22, 2017

Salve,Eliana!Mi potresti dare,per favore,il nome del blog di tua amica russa Polina?Mi hai incuriosita tantissimo!Ti ringrazio di tutto ciò che condivdi!

    Eliana Lazzareschi Belloni
    Reply Novembre 22, 2017

    Ciao Simona, eccolo qui https://polinamicliuc.com/
    Grazie a te! :)

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